Reticolo idrico minore e Polizia Idraulica
Le funzioni di Autorità idraulica, demandate ai Comuni trasferiscono a questi ultimi la responsabilità di individuare i reticoli di propria competenza, effettuare la manutenzione sugli stessi e applicare i canoni per l’occupazione delle aree demaniali.
SCM, insieme ai propri partner, offre un servizio “chiavi in mano” per la gestione del reticolo idrografico minore (RIM), la concessione delle occupazioni e la riscossione dei relativi canoni.
Attraverso l’incrocio tra banche dati esistenti quali il Documento di Polizia Idraulica (DPI), il PUGSS, il Database topografico, vengono individuate le possibili interferenze antropiche con il reticolo idrico minore. Viene successivamente eseguito un capillare rilievo topografico e fotografico, finalizzato alla dettagliata catalogazione di tutti gli attraversamenti aerei e in sub-alveo, degli scarichi, delle occupazioni di aree demaniali adiacenti i corsi d’acqua e delle opere di difesa. Si procede infine all’individuazione dei soggetti tenuti a versare i canoni di polizia idraulica secondo quanto previsto dalla normativa regionale vigente.
La banca dati così prodotta diventa parte integrante del SIT comunale rendendo possibile la gestione informatizzata delle concessioni relative alle occupazioni di area demaniale e la riscossione dei canoni di polizia idraulica.
SCM offre una soluzione completa a disposizione dei Comuni, Consorzi di bonifica o Comunità Montane per rilevare, gestire, manutenere il RIM e riscuotere i canoni ottemperando appieno agli obblighi legislativi.
Reticolo idrico minore e Polizia Idraulica
Le funzioni di Autorità idraulica, demandate ai Comuni trasferiscono a questi ultimi la responsabilità di individuare i reticoli di propria competenza, effettuare la manutenzione sugli stessi e applicare i canoni per l’occupazione delle aree demaniali.
SCM, insieme ai propri partner, offre un servizio “chiavi in mano” per la gestione del reticolo idrografico minore (RIM), la concessione delle occupazioni e la riscossione dei relativi canoni.
Attraverso l’incrocio tra banche dati esistenti quali il Documento di Polizia Idraulica (DPI), il PUGSS, il Database topografico, vengono individuate le possibili interferenze antropiche con il reticolo idrico minore. Viene successivamente eseguito un capillare rilievo topografico e fotografico, finalizzato alla dettagliata catalogazione di tutti gli attraversamenti aerei e in sub-alveo, degli scarichi, delle occupazioni di aree demaniali adiacenti i corsi d’acqua e delle opere di difesa. Si procede infine all’individuazione dei soggetti tenuti a versare i canoni di polizia idraulica secondo quanto previsto dalla normativa regionale vigente.
La banca dati così prodotta diventa parte integrante del SIT comunale rendendo possibile la gestione informatizzata delle concessioni relative alle occupazioni di area demaniale e la riscossione dei canoni di polizia idraulica.
SCM offre una soluzione completa a disposizione dei Comuni, Consorzi di bonifica o Comunità Montane per rilevare, gestire, manutenere il RIM e riscuotere i canoni ottemperando appieno agli obblighi legislativi.
Salvaguardia ambientale
La conoscenza del territorio e l’impiego di sistemi GIS agevolano la prevenzione del rischio idrogeologico mediante la programmazione di adeguati interventi di manutenzione del demanio idrico.
Vantaggi economici
In territori irrigui o montani, il canone di polizia idraulica consente, attraverso la facile riscossione del canone, di reperire risorse economiche da destinarsi alla manutenzione del demanio stesso.
Gestione informatizzata
La gestione su webGIS del reticolo idrico minore e delle concessioni relative alle occupazioni di area demaniale agevolano l’Amministrazione nella riscossione dei canoni di polizia idraulica